2. Matteo 12:6-8 Ora Io vi dico che c’è qui qualcosa di più grande del tempio. Se sapeste che cosa significa: “Voglio misericordia e non sacrificio”, non avreste condannato gli innocenti; perché il Figlio dell’uomo è Signore del sabato.
Anzitutto diamo un’occhiata a questo passo: “In quel tempo Gesù attraversò di sabato dei campi di grano; e i Suoi discepoli ebbero fame e si misero a strappare delle spighe e a mangiare”.
Perché l’abbiamo selezionato? Che cosa c’entra con l’indole di Dio? In questo testo, la prima cosa che scopriamo è che era sabato, ma il Signore Gesù uscì e portò i Suoi discepoli tra le messi. La cosa più “scandalosa” è che addirittura “si misero a strappare delle spighe e a mangiare”. Nell’Età della Legge, le leggi di Jahvè Dio proibivano di uscire liberamente o di partecipare a qualunque attività di sabato. C’erano molte cose che non si potevano fare in quel giorno. Questa azione da parte del Signore Gesù fu sconcertante per coloro che avevano vissuto a lungo sotto la legge, e scatenò addirittura delle critiche. Per ora metteremo da parte la confusione di questi uomini e il modo in cui parlarono di ciò che Egli aveva fatto, e discuteremo anzitutto della ragione per cui il Signore Gesù scelse di compiere questa azione proprio di sabato, e di cosa volesse comunicare per suo tramite alle persone che vivevano sotto la legge. È questo il nesso di cui voglio parlare tra questo passo e l’indole di Dio.